Con una crescita globale stimata intorno al 3,0% nel 2023 e nel 2024 (vs 6% nel 2021 e 3,5% nel 2022 – fonte FMI), l’economia mondiale sta rallentando.
Nel terzo trimestre 2023 AU G-Grade registra alcuni importanti movimenti.
Bolivia (-0,75): il deterioramento della situazione economica del Paese, le riserve valutarie in esaurimento e le previsioni di crescita al ribasso (+1% nel 2023 vs +7,5% nel 2022), hanno portato ben tre assicuratori a rivedere al ribasso il rating del Paese.
Burkina Faso (-0,50): nonostante i due colpi di Stato del 2022, il Paese attraversa un momento economico di crescita, grazie alle esportazioni di oro e cotone. Purtroppo la crisi politica e sociale in atto, direttamente collegata al quadro di instabilità che caratterizza la regione del Sahel, sta generando una situazione di insicurezza senza precedenti.
Ecuador (-0,50): il Paese sta affrontando un’ondata di violenza sullo sfondo delle elezioni presidenziali anticipate dello scorso agosto.
Qatar (+0,75): tutti gli indicatori economici sono verdi: crescita sostenuta, bassi livelli di debito, avanzo della bilancia commerciale. Gli elevati prezzi del gas continuano a rafforzare un’economia già florida.
Islanda (+0,50): in controtendenza rispetto a molti vicini europei, il PIL dovrebbe raggiungere il 2,3% nel 2023. Il contenuto indebitamento pubblico e lo sviluppo del turismo trainano stabilmente l’economia.
Irlanda (+0,50): dopo un forte rimbalzo post-covid (+12%), la domanda interna resta alta e, nonostnate l’annuncio dell’aumento dell’aliquota fiscale, nessuna grande multinazionale ha per ora lasciato il Paese.